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A CHI SPETTANO I DIRITTI SULLE OPERE DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Descrizione

Chi ha i diritti sull’opera generata dall’AI? Che diritti hanno sistemi come ChatGPT sui dati che inseriamo per ottenere risposte? Che fine fanno le informazioni che gli utenti scrivono in fase di ricerca e sui prompt?  Sono solo alcune delle domande a cui questo lavoro intende rispondere in modo concreto, attraverso una ricerca condotta su tutti i casi giudiziari pendenti e decisi a livello mondiale su questi temi per poi fare il punto dell’attuale situazione in Europa.

Sulla possibilità di riconoscere il diritto alle opere create dall’intelligenza artificiale, in Italia c’è una sentenza su un caso affine e ci sono già casi esemplari decisi sia negli Stati Uniti che in Cina.

Mentre sul tema dei diritti sui dati dell’opera utilizzata in fase di addestramento e di ricerca immessi dall’utente sono pendenti diversi casi negli Stati Uniti, le cui argomentazioni sono di grande interesse per l’Europa, al fine di valutare se esista qualcosa di simile al fair use statunitense, e per comprendere i limiti di applicabilità dell’eccezione di text and data mining, o se piuttosto non esista alcun diritto sui dati, ma solo sulle specifiche forme espressive. Per potere comprendere i problemi legali, una trattazione specifica è dedicata al funzionamento dei sistemi di intelligenza artificiale, perché i concetti di copia, opera derivata, fair use, eccezione, rischiano di restare astratti se non si capisce come operano i sistemi di AI.

Laura Turini
Avvocato cassazionista e giornalista pubblicista. Si occupa di proprietà industriale e intellettuale e di nuove tecnologie. È Direttore della rivista online. Relatore in convegni, nazionali ed internazionali, e corsi di formazione, è autrice di numerose pubblicazioni. Cura una newsletter e un podcast su intelligenza artificiale e diritto.
  • Editore: MAGGIOLI EDITORE
  • Pubblicato nel: 04/2024
  • Codice: 8891670656
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